Mambasa è un villaggio di circa 40.000 abitanti, situato nella regione Nord Est della Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Da secoli la relativa prosperità della popolazione è legata all’esportazione di riso, legname e piccole quantità di risorse aurifere. Dal 1965 al 1996 il paese ha vissuto sotto la dittatura di Mobuto, spodestato solo dopo una violenta ribellione interna capeggiata da Kabila con l’appoggio di Rwanda, Burundi e Uganda. Nel volgere di pochissimo tempo gli alleati si trasformano in nemici facendo scoppiare una sanguinosa guerra, che nel 2002, dopo aver devastato il Congo per oltre sei anni, arrivò a Mambasa. Secondo autorevoli fonti, forti interessi internazionali e multinazionali manovrarono l’odio e l’avversione tribale scatenando barbarie e atrocità senza precedenti. Nel conflitto congolese, in cui attori rivaleggiavano in crudeltà, è impensabile dire quali villaggi o località abbiano sofferto maggiormente. Sicuro è solo il numero dei morti: oltre 4 milioni… Siamo di fronte all’equivalente della “prima guerra mondiale africana”.
Nel 2005 nasce il Progetto Mambasa, grazie a Padre Silvano Ruaro, missionario dehoniano italiano che lavora nel Congo da più di 30 anni: Padre Silvano chiede a Veterinari Senza Frontiere (SIVtro Italia) e Ingegneria Senza Frontiere (ISF-Milano) di effettuare una missione esplorativa con lo scopo di valutare lo stato di malnutrizione della popolazione e le risorse idriche del villaggio di Mambasa.
Nei sopralluoghi effettuati dal 2005 ad oggi, sono stati valutati lo stato di salute degli abitanti e del villaggio e le condizioni di 32 punti d’acqua attualmente in uso. Ne emerge un quadro allarmante dato che la maggior parte delle fonti risulta inquinata con ricadute preoccupanti sulla alute della popolazione: forme diarroiche croniche e malnutrizione risultano fra le cause principali di decesso, soprattutto infantili.
Le precedenti iniziative di Padre Silvano Ruaro, con i pochi mezzi messi a disposizione dalla missione cattolica e con il C.P.I.J.D. (Associazione di Professori di Mambasa di meccanica, falegnameria, biologia e fisica) si erano concentrate sul potenziamento delle risorse idriche portando alla realizzazione di un laboratorio tecnico-idraulico.
Grazie al supporto di ISF-MI su sono potuti realizzare i primi 2 pozzi ed effettuare l’analisi dello stato dell’intero sistema idrico. Oltre all’intervento di ISF-MI, Padre Silvano ha chiesto collaborazione ai tecnici di SIVtro Italiaper lo sviluppo di cooperative per l’allevamento di polli e conigli. Le associazioni si erano già costituite spontaneamente in loco per condividere le difficoltà economiche, ma erano degli allevamenti a conduzione familiare che contavano pochi capi di animali da cortile. Grazie all’aiuto degli specialisti SIVtro sono state costruite due cooperative per l’allevamento di polli e una per quello di conigli.
BENEFICIARI OBIETTIVO 1: ACQUA POTABILE PER L’INFANZIA
Attualmente non esiste alcun sistema di approvvigionamento idrico adeguato.
Favorire l’accesso all’acqua potabile contribuirà alla diminuzione dalle malattie enteriche (gravissime e diffuse soprattutto nei bambini al di sotto dei cinque anni).
Oltre ad azioni infrastrutturali, quali la costruzione di pozzi e l’installazione di sistemi di pompaggio adeguati, il Progetto Mambasa, prevede la formazione di tecnici locali, che possano gestire gli impianti in completa autonomia, e la formazione della popolazione sulle fondamentali norme igienico-sanitarie.
BENEFICIARI OBIETTIVO 2: VALORIZZAZIONE DELLA DONNA
Oggi essere donne a Mambasa è incredibilmente complicato: anche svolgere le più semplici pratiche quotidiane come raggiungere le fonti d’acqua, coltivare i campi, accudire i numerosi figli, procurare la legna per scaldarsi e per cucinare, è estremamente difficile. La donna è il fulcro della famiglia, ma questo ruolo non viene riconosciuto all’interno della realtà sociale di Mambasa, le donne subiscono violenze dall’età adolescenziale anche da parte di membri della stessa famiglia e il loro rapporto con l’uomo è di ossequioso rispetto misto a timore.
L’obiettivo del Progetto Mambasa è quello di valorizzare la figura femminile attraverso la creazione di cooperative pilota, che diventano centro di riferimento per la formazione in ambito rurale, la produzione e la commercializzazione di prodotti zootecnici (che attualmente vengono importati dall’esterno con costi elevati). Le cooperative saranno un fondamentale punto di aggregazione e socializzazione, oltre a garantire l’allevamento avicunicolo e la formazione del personale. Inoltre valorizzando la figura femminile, in modo da rendere le donne emancipate e autosufficienti mediante il supporto alle piccole associazioni di produttrici locali e alla formazione in ambito tecnico-gestionale, la lotta alla malnutrizione conoscerà un nuovo e importante impulso.
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